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al testo di Emanuele Zeta
Quello che conosco.
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Di zufoli pispoli e chiù di zirli e trilli conosco il suono (e posso anche farvelo: eccovi un chiù); di un barrito, di un muggito, d'un bramito conosco il suono; e il suono conosco di tutti i versi degli animali.
Conosco il suono d'un bacio
e d'un abbraccio, d'una carezza, della brezza che spira un'emozione che abbandona il petto e conosco il suono d'un balletto, dei tuoi tacchi che tic-tac ticchettano sull'acciottolato e il suono che fai masticando il cioccolato.
Di questa poesia, da sempre sordo, conosco la voce, e il suono puntuale d'ogni verso, parola per parola.
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